"O Tutti o nessuno”
Il rifugio è dedicato a Tita Secchi, partigiano cresciuto a Brescia che aderì alle Brigate Verdi e fece parte della brigata Perlasca. Messo a capo di un gruppo che operava tra val Trompia e val Sabbia, dopo diverse azioni tra le nevi della Vaghezza, i sentieri del Casermone in Maniva e la conca del Baremone Tita Secchi fu catturato dalle forze fasciste in un rastrellamento nei pressi della Corna Blacca il 26 Agosto 1944 e in seguito trasferito nel carcere di Brescia. Dopo diversi giorni di interrogatori e carcere il padre riuscì a convincere un maresciallo tedesco a liberare il figlio dietro il pagamento di un'ingente somma di denaro, ma il giovane Tita Secchi fu inamovibile; rifiutò ponendo come condizione irrinunciabile che venissero liberati anche i suoi compagni, "o tutti o nessuno" fu la sua risposta. Fu fucilato con cinque compagni all'alba del 16 settembre 1944.